martedì 28 luglio 2009

LA MIA CASA, PURO SPIRITO AFRICANO


Come ad ogni lavoratore straniero, pure a me è stato assegnato un alloggio. È un ecomostro di 14 piani situato in Avenida do Brasil, dietro lo stadio del Petro de Luanda, la squadra più forte dell’Angola. Ci sono luce ed acqua corrente, un lusso da queste parti. La casa è grande, almeno 120 metri quadrati, e la condivido con Emiliano e Gianfranco, due colleghi. Dalla Baixa, il centro della città, dista un quarto d’ora a piedi, fra spazzatura, polveri di laterite e galline.
Quando salgo in cima per agganciarmi alla wireless “Palanca 39” mi godo il panorama.


Funghi di cemento, immense baraccopoli, fino alla baia.

5 commenti:

  1. bresci, ma se io lascio l'acqua aperta da me tu nn ti fai la doccia???!!!!

    Con affetto

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  2. Ma in ciociaria non vi lavate a secco con pelli d'abbacchio?

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  3. anche dove sono io ora (scopello, frazioncina di castellammare del golfo, trapani) l'acqua corrente è un lusso e riempiamo una cisterna comprando l'acqua da una non meglio identificata ditta che arriva con un camion cisterna tanto grande che non entra dal cancello...
    in compenso rubo il wireless ai vicini e prende perfetto!
    baci

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  4. Dai su BraccoBresci.....prend il lato positivo...se ci sono galline in giro....eviti di fare la spesa ;-)

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  5. sì, quando andavo in ferie a Sciacca (agrigento) coi miei genitori il comune attaccava l'acqua solo il martedì mattina, e tutti a riempire recipienti, bottiglie, pentoloni ecc.
    è una vecchia piaga siciliana, come diceva lo zio di johnny stecchino...

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