mercoledì 26 agosto 2009

GASOSA NUMERO 2

Ormai l’avete capito, pure io pago le gasosas.
Dopotutto siamo nel paese dove persino i padri missionari smazzettano per farsi vistare i passaporti.
Ecco, può sembrare divertente, ma non lo è.
In effetti nei primi tempi dà una certa euforia (come ogni altra trasgressione), e poi fornisce “materiale da racconto”, per amici e colleghi: “Ehi, sentite questa…”
Però alla lunga abbrutisce compromettersi a un sistema di cose talmente corrotto come quello angolano, perché genera l’idea che coi soldi si possa far tutto.
Insomma, per concludere il preambolo, non è interessante il fatto in sé, ma il modo in cui avviene.

Tornavo dalle spiagge di Panguila (ricordate i relitti?), lungo la buia e dissestata strada di Cacuaco.
Il traffico pazzo, la stanchezza e l’inesperienza: all’improvviso sbaglio strada.
Al primo incrocio, appena lascio la rotonda, tento di invertire la marcia, ma al termine della larga virata a “U” mi trovo il cammino sbarrato da un poliziotto, con tanto di mitragliatore Kalashnikov lungo il petto. “Accosti chefe”.

- “Patente e passaporto. Sa perché l’ho fermata?”
- “…”
- “Manovra pericolosa in prossimità di un crocevia, ah, e vogliamo discutere di quel fanale un po’ fiacco?”
- “Ma se non veniva nessuno…”
- “Non importa chefe, deve seguirmi in caserma per il sequestro del mezzo e il calcolo delle multe”.

Mi fa scendere per mostrarmi un elenco tutto sgualcito delle infrazioni e delle corrispondenti penali.

- “Umh, questo e quello, più la targa in cattivo stato: sì, circa 200.000 Kwanzas…”
- “Eh? E chi me li dà? Sono 2500 dollari!”
- “Ahi ahi amigo, molto male…ma oggi è sabato no?”

Vabbè, afferro l’antifona, gli servono i soldi per la serata.
Ma quanti esattamente? Inizia la trattativa…

- “Insomma se pago la sanzione adesso ho diritto a uno sconticino, mi par di capire…”
- “Già, consideri che siamo giovani, che la notte andiamo a divertirci…”
- “1000 Kwanzas?”
- “Dois saldos amigo, 2000. Prego, riprenda i suoi documenti, controlli che sia tutto in ordine e me li restituisca”. E mentre lo dice mi sgrana gli occhi.

Faccio un bel sandwich con patente e passaporto, imbottisco di Kwanzas e glielo consegno. Lui magna e sparecchia.

- “Ok, tenga chefe, adesso può concludere la sua manovra”.

La gassosa Polara di Modica, raccomandata da me e dai miei zii. Liscia o con ghiaccio, prima di ogni tressette.

5 commenti:

  1. ma tu, poi, ce l'hai l'angolaseguro?

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  2. Da questa seconda mazzetta impariamo che: costa di più una gassosa allo stadio che una in macchina mentre fai la "manovrinha"; i poliziotti angolani il sabato sera non si accontentano della dama con i tappi; le gassose possono causare acidità ma danno storie gustose da raccontare.

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  3. speriamo che il prossimo tresette non ci costi 25€....

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. ...e impariamo anche che mentre in Italia il conducente a volte chiama "capo" il poliziotto, in Angola si usa il contrario.

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